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stradariopontuale

CartaCanta

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La disdetta

Federico De Roberto

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«Non le importava se, vincendo, vinceva i suoi propri denari: lei non sapeva fare altro che giocare; ed aspettava impazientemente la sera, quando venivano ancora parecchi, padre Agatino fra gli altri, a disputarsi con accanimento, dinanzi al tavolo verde, gli avanzi della sua fortuna. Se non fosse stato per costoro, la principessa non avrebbe saputo più nulla di quello che accadeva per il mondo.»

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GRANELLI ERRANTI

ANTON CECHOV 

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«Non le importava se, vincendo, vinceva i suoi propri denari: lei non sapeva fare altro che giocare; ed aspettava impazientemente la sera, quando venivano ancora parecchi, padre Agatino fra gli altri, a disputarsi con accanimento, dinanzi al tavolo verde, gli avanzi della sua fortuna. Se non fosse stato per costoro, la principessa non avrebbe saputo più nulla di quello che accadeva per il mondo.»

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La NAVE DI VETRO

hERMAN MELVILLE

Le avventure del giovane Redburn, «ovvero le confessioni e i ricordi di un mòzzo che era figlio di un gentiluomo», come precisa il titolo originale '-de La nave di vetro, Herman Melville dichiarò di averle scritte solo «allo procurarsi i soldi per comprare un po' di tabacco»; il che non che questa opera fosse, a ragione, considerata un capolavoro da lettori di gusto raffinato, questo romanzo, pubblicato nel 1849, il celebre autore di Moby Dick di Biìly Budd attinse ampiamente alle esperienze fatte dieci anni prima nel corso di un viaggio attraverso l'Atlantico a bordo di un mercantile. Un grande romanzo di mare e di formazione che entusiasmerà gli amanti del genere e non solo. Abbondano ne "La nave di vetro - Redburn: la sua prima avventura", mirabili pagine di descrizione della natura e dei costumi del tempo alle quali, dopo esserci appassionati alla vicenda umana del giovane Wellingborough, si torna con desiderio.

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MARTIN EDEN

JACK lONDON

Marinaio di origini modeste, Martin immagina da sempre che la vita possa offrire qualcosa di più che navigare e bere con i propri compagni, qualcosa di bello, intenso e raffinato come ciò che accade nei libri che legge. Quando conosce la bella Ruth, borghese, colta ed elegante, se ne innamora al primo sguardo sperando di avere finalmente trovato ciò che cercava. Ma lei è perfetta, irraggiungibile e Martin, per colmare la distanza che li separa ed elevarsi dal proprio stato sociale, decide di diventare scrittore, di condividere con il mondo e con Ruth tutta la Bellezza che lo pervade. La corsa al cuore della donna e al riconoscimento del proprio valore letterario però è piena di ostacoli e Martin si ritrova presto a fare i conti con l’indifferenza e i pregiudizi di una società arida e con i capricci della folla che prima lo respinge e poi lo acclama, come le onde del mare che risuanano da lontano e sembra lo vogliano ancora con sé. La storia, come ricorda Sandro Bonvissuto nella postfazione, di «un ragazzo del popolo che lotta per diventare uno scrittore».

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Diari di viaggio

herman melville

I Diari di viaggio di Herman Melville, accompagnati da una introduzione che ne delinea la figura storica e artistica e finalmente disponibili in Italia in versione integrale, rappresentano un contributo inedito ed essenziale per apprezzare l’intera produzione melvilliana. Il primo diario è il racconto dell’itinerario da New York a Londra. Ha circa trent’anni e attraversa il Pacifico tra cene, paesaggi, tentativi di accaparrarsi un buon contratto per i suoi libri, la nostalgia di casa, le missive ad amici e parenti. Il secondo rimanda al viaggio in Europa e Terrasanta. Da Gerusalemme a Londra, passando per la Grecia, Messina, Napoli, Roma, Firenze, Torino e tanti altri luoghi. L’ultimo diario è il resoconto a bordo del Meteor, battello guidato da Thomas Melville, suo fratello, e idealmente chiude un lungo percorso decennale.

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