
Alter Ego Edizioni

Il paradiso degli scapoil - Il tartaro delle vergini
Herman Melville
Il Paradiso degli Scapoli e Il Tartaro delle Vergini sono due racconti in cui l’immaginazione di Herman Melville si muove su ambientazioni diverse e speculari, da Londra alla Segreta del Diavolo negli Stati Uniti. Nel primo viene descritto minuziosamente un club londinese di soli scapoli, novelli templari avulsi dal tempo che si riuniscono periodicamente per ricercare un proprio benessere fisico e psicologico; si abbandonano a piaceri culinari, estetici e a scoperte in assenza di legami convenzionali, perseguendo la “religione” della felicità individuale. Nel secondo racconto, invece, il protagonista si reca in una cartiera per concludere un affare. Si ritrova, però, a esser parte di uno stranissimo mondo popolato, questa volta, solo da donne operaie – sacrificate al dovere, nella più totale abnegazione di sé – che gli ispireranno il desiderio del paradiso.
Prefazione Elisa Quinto, traduzione di Veronica Teobaldi
Collana: Eletti

Nel XXIX secolo - Frritt-Flacc
Jules Verne
Il protagonista del racconto Nel XXIX secolo – La giornata di un giornalista americano nel 2889 è Francis Benett, un magnate dell’informazione e proprietario di un giornale cui ruotano intorno grandi interessi economici e politici. L’imprenditore, infatti, finanzia ricerche scientifiche e imprese spaziali in un futuro immaginato da Verne non molto lontano da noi.
In Frritt-Flacc, invece, l’atmosfera si fa gotica e surreale: un medico avaro scoprirà in breve tempo il prezzo da pagare per la disumanità dei suoi comportamenti, avvolto in un misterioso paesaggio dominato da forze psichiche incontrollabili.
Prefazione e traduzione di Antonella Costa

Un eroe del mare - Un dramma nell'Atlantico
Emilio Salgari
Nell’infinito mare di racconti pubblicati da Emilio Salgari – con il suo nome o sotto pseudonimi vari –, quelli proposti in questo libro rappresentano due gocce più brillanti delle altre. Sono i racconti di due eroi comuni che hanno come unica, grande qualità il coraggio. E la predisposizione a essere “volontari”, a immolarsi per salvare gli altri mettendo anche seriamente a rischio la loro stessa vita. Nel mezzo l’imprevisto, l’avventura, il senso ineluttabile di una fine imminente. E poi? E poi il finale inaspettato, come un’onda non calcolata.
Prefazione di Angelo Deiana

Thorgunna
Robert Louis Stevenson
Tra mitologie pagane e atmosfere mistiche, ma anche profondamente carnali e impregnate dell’odore di salsedine e della solitudine di silenti latitudini, nell’isola di Snowfellness solo i pescatori e qualche nave richiamano alla novità. Ed è proprio da uno di questi velieri che un giorno arriva la grande Thorgunna, nome celtico, imponente, eco del dio del tuono, con il suo carico di casse, sete e spille luccicanti. Tramite lei inizia la storia di queste vite e di altrettante ineluttabili morti. Le atmosfere richiamano le epopee nordiche: è storia di misteri e arcane maledizioni, di viaggiatori solitari e tempeste improvvise quella raccontata da R.L. Stevenson, ma nella scrittura attenta e psicologicamente sofisticata si evince anche lo sguardo del proprio mondo d’origine e di un’epoca intera.
Prefazione di Andrea Comincini, traduzione di Veronica Teobaldi

Il capolavoro sconosciuto
Honorè de Balzac
Parigi. Poussin è un giovane e squattrinato pittore che, volenteroso di apprendere i trucchi del mestiere, decide di recarsi presso l’abitazione del celebre Porbus. Nell’occasione conosce Fenhofer, antico allievo di Mabuse; questi rivela ai due colleghi di essere impegnato da sette anni con un dipinto che definisce un capolavoro. Tuttavia l’anziano è restio a mostrarlo in pubblico; la curiosità spinge Poussin a mettere in gioco persino l’amore verso Gillette, la sua fidanzata e splendida modella: l’intento è stuzzicare Fenhofer e la sua spasmodica ricerca della bellezza perfetta… Il capolavoro sconosciuto, attraverso i dialoghi dei tre protagonisti, affronta in maniera vivace – e attualissima – i profondi turbamenti che accompagnano l’esistenza dei veri artisti.
Prefazione di Patrizia Angelozzi, traduzione di Stefania De Matola

Quel porco di Morin - L'abbandonato
Guy de Maupassant
Nel vasto repertorio di racconti pubblicati da Maupassant, quelli proposti in questo libro rappresentano due sfumature che colgono appieno la visione della società dell’autore. In Quel porco di Morin si narra la disavventura di uno sprovveduto merciaio che, fin troppo inebriato dai sogni di gloria parigini, si ritrova a tentare un goffo e molesto approccio con un’avvenente ragazza incontrata sul treno. Il brillante Labarbe, deputato in erba, è chiamato in causa per lavare l’onta di Morin, con esiti del tutto inaspettati. Ne L’abbandonato, invece, una donna e il suo amante intraprendono un breve viaggio che li porterà al cospetto del frutto del loro antico amore proibito, entrando in contatto con una realtà a loro, per lunghi anni, rimasta ignota.
Prefazione di Simone Gambacorta, traduzione di Stefania De Matola

La verità sul caso di mr. Valdemar - Una discesa nel Maelstrom
Edgar Allan Poe
La penna di Poe ha tracciato, per i protagonisti di questi due racconti, un percorso che conduce là dove nessun umano è mai riuscito a spingersi. Ne La verità sul caso di mister Valdemar, il capezzale di un uomo consumato da un male incurabile si trasforma nello scenario di un esperimento inquietante: è possibile “congelare” il passaggio tra la vita e la morte? E con quali conseguenze? Invece, Una discesa nel Maelstrom riporta fedelmente la terribile esperienza di un pescatore norvegese alle prese con la più potente furia che la natura possa scatenare, capace di suggestionare tutti coloro che ne entrano in contatto.
Prefazione di Alberto Iapichino

Il delitto di Lord Arturo Savile
Oscar Wilde
Il delitto di lord Arturo Savile, anche se ultimato qualche anno prima, esce coevo del più celebre Il ritratto di Dorian Gray (1891) e raggiunge una certa notorietà grazie anche alle diverse riduzioni teatrali di cui è stato oggetto. Già dopo le prime pagine risulta inconfondibile lo stile narrativo di Wilde: ironia, paradosso e cinismo, nell’analisi e nella descrizione della società anglosassone vittoriana, si rincorrono per tutta la trama del racconto. I paradossi, le contraddizioni e l’onnipresente ironia nei dialoghi e nelle situazioni, forniscono a Wilde l’ideale supporto narrativo per tranciare di netto quell’epoca vittoriana nella quale vive e con la quale sarà in conflitto fino all’ultimo dei suoi giorni.
Prefazione di Enzo Di Brango
.jpg)
Il drago - Il tesoro nascosto
Luigi Capuana
Nella novella domina la dimensione umana, in una declinazione verista, e vi si riconosce l’impossibilità del miracolo. Nella fiaba, invece, la magia è strumento indispensabile per conferire all’uomo gli strumenti che gli consentono di stare al mondo con dignità. In entrambi i casi si impara che nessuno può cambiare il corso del destino.
Prefazione di Cristina Ubaldini

Finis - La fine della storia
Jack London
Gli erranti londoniani hanno bisogno di attendere il destino per innalzarsi dalle bassezze in cui sono rovinosamente precipitati, solo allora il pugnale del nulla spegnerà per Morganson la grande luce, mentre per Linday l’universo imprigionato nel freddo, il sudario bianco del Klondike che riveste ogni oggetto, si muta in caleidoscopio, producendo e riproducendo l’essenza di tutti i colori, ovvero le dolci e salutari screziature del sentimento.
Prefazione di Donato di Stasi

Racconti di viaggio
Charles Dickens
Il lungo viaggio è una New Year’s Eve story in cui Dickens narra viaggi per mare tutti finiti tragicamente. È la sera di Capodanno; un uomo solo siede davanti al fuoco, unica compagnia storie di viaggi provenienti da ogni parte del mondo. Tra realtà e fantasia, il lettore è trasportato in una dimensione altra, priva di approdi sicuri, ma piena di terrore e sgomento. In Viaggiare all’estero, racconto ambientato a Parigi, s’impone alla mente del protagonista una large dark creature, causa di smarrimento e angoscia. In conclusione, lo scrittore ci propone due viaggi: uno nello spazio della sua fervida immaginazione, l’altro, un viaggio interiore, nello spazio della sua infanzia, un’infanzia tradita, da cui non riuscì mai ad affrancarsi.
Traduzione e prefazione di Marzia Dati

Il rifugio
Grazia Deledda
Come nelle più belle favole, la principessa Alys vive in un castello, nel lusso e nell’agiatezza, ma c’è qualcosa che la turba. Per superare la noia di giornate vuote e monotone, confeziona fiori di carta piuttosto che passeggiare nel grande parco della tenuta. La bellissima fanciulla, cresciuta nella povertà insieme a una nonna ancora fortunatamente presente nella sua vita, ha capito di aver commesso un grave errore a sposare il principe, ovvero una persona che non ama. Il racconto è in realtà una fiaba malinconica sull’impossibilità di vivere un’esistenza appagante senza l’amore. Eppure, nonostante la sofferenza, la ragazza, ormai diventata donna e madre, riuscirà a trovare nella letteratura il vero e unico rifugio dalle miserie umane.
Prefazione di Maria Letizia Perrini
Collana: Eletti XL

Il primo fuoco e altre novelle
Gabriele d'Annunzio
C’è sempre in ogni novella, in ogni poesia, in ogni istante della vita del Vate l’Amore: è totalizzante, è forza vitale; ne Il commiato l’abbandono travolge l’amato che vive un abbattimento infinito, uno svilente consumo d’anima e di corpo. Per d’Annunzio il piacere di ogni rapporto è forza creatrice: la donna è scienza che porta alla conoscenza, è portatrice di ciò che compensa e soddisfa l’uomo fisicamente, di sicuro, ma anche spiritualmente. La donna è estate, tripudio di creazione e creatività, e la sua schiena falcata è dipinta in Terra Vergine, Crimina amoris, come nella poesia Stabat nuda aestas. Amore è un fuoco (Il primo fuoco), che scalda il cuore dopo le mani (Mani fredde e cuore caldo; Il bacio e la piaga).
Prefazione di Ilaria Anna Lucini
